dedizioni d’altri tempi

“Un piede dopo l’altro” è la categoria che conterrà il quotidiano di un antro molto speciale, di quelli che non se ne trovano piu. Forse molti di voi non sanno che in quel di Arma di Taggia, ridente cittadina a due passi da Sanremo, città conosciuta soprattutto per il famoso festival della canzone italiana la cui gloria ha fatto il giro del mondo,esiste “Il Centro del Piede”.Per amor di informazione, voglio dirvi cosa succede all’interno del covo all’insaputa dei piu. Accolgono i bisognosi di cure, una burbera strega di mezza età (tipico esempio personificato del detto tutto umano “can che abbaia non morde”) e una giovane strega vestita di cenci e dolcezza intenzionata a fare, di tutto cio, la propria professione per la vita. Cosa curano le due? non lo direste mai ma ……. i piedi. L’antro rientra nella categoria dei centri estetici, ma essendo così brave ed appassionate nel campo piedifero, esse si dedicano solo all’esclusivo lavoro di pedicurìa. E’ un lavoro d’altri tempi, una volta esisteva “la callista”, oggi è questa una specializzazione assente e prossimamente discuteremo sulla motivazione di tale sparizione. Non immaginate quante persone abbiano i piedi doloranti a causa dei calli che spuntano come funghi nei posti piu impensati, si infrattano sotto la pianta, sulle dita, sotto le unghie, e negli spazi tra un dito e l’altro, fanno un male tremendo a sentire i poveri malcapitati che ne sono affetti. E deve essere vero perchè è palese la loro difficoltà nel camminare. Osservandoli attentamente ti accorgi che il loro corpo è rigido nei movimenti, alzano da terra un piede piu velocemente dell’altro mentre fanno il passo, il viso è contratto in una perenne leggera smorfia di dolore, e rifiutano qualsiasi occasione ad uscire di casa, a meno che non sia strettamente necessario.

 Sono essi i calliosi, ovvero gli sventurati affetti da calli.

Piu avanti vi racconterò come le due streghette riescano a far uscire dal loro antro anime sorridenti desiderose di cantare l’inno al sole.